lunedì 8 luglio 2013

Ancora borse!

In attesa di riprendere la produzione di borse e bijoux, vi presento qualche modello dei mesi scorsi, che non avevo ancora postato.





giovedì 4 luglio 2013

Piccolo post...

Piccolo post solo per segnalarvi il blog di Maria Luisa che ha lanciato una simpatica iniziativa: partecipando si "rischia" di vincere uno dei suoi bellissimi family gufi...pensateci!




martedì 2 luglio 2013

A chi piace il pesto?

Questo è il primo basilico della nostra produzione casalinga di quest'anno, pronto da raccogliere.



A chi piace il pesto? Quello vero, quello che si mangia a Genova..... Ve lo dice una che, prima, lo detestava. Perchè pensavo, essendo torinese, che il pesto fosse quello che si trova in giro per l'Italia. Invece credo che  pochi prodotti culinari siano così difformi dall'originale come il pesto.

 Il problema è la materia prima usata: il basilico.






Nella prima foto vedete il basilico che si deve usare: sono piantine appena cresciute fino alla prima "fila" di foglie, anche al supermercato vendono i mazzetti di basilico per il pesto ancora con le loro radici. Se cresce troppo, non saprà più di basilico ma di menta....



Nella seconda foto vedete le proporzioni fra basilico e pinoli: circa 100 gr. di pinoli per una settantina di quelle piantine (mi dispiace io vado a occhio e questo è il massimo delle dosi che riesco a darvi). 

Io ci metto solo una puntina di aglio, poi sale, olio e grana grattuggiato (ca. 100 gr.) 


L'altro segreto è: mai scaldare il basilico durante la lavorazione. Quindi: prima trito i pinoli con  l'aglio nel frullatore. Poi il basilico, ma dando piccoli colpetti, in modo da non surriscaldare le lame.  Poi aggiungo gli altri ingredienti, olio q.b. per renderlo un pò morbido. Infine un bel po' di burro a temperatura ambiente che lo rende chiaro e cremoso, sempre con brevi colpi di frullatore. 
Si conserva in frigo, coperto con un velo d'olio e anche in congelatore. Con il pesto che riesco a fare d'estate, vado avanti tutto l'inverno.
Se lo congelate, quando dovete usarlo lasciatelo solo fuori dal frigo per tempo, MAI scaldarlo, neanche al microonde, diventa amaro!! 

Buon appetito!!

lunedì 1 luglio 2013

Esperimenti

Abbandonata l'idea di cimentarmi con quelle lavorazioni tubolari che potete trovare per esempio qui in quanto mi sembra di aver capito che sono realizzate all'uncinetto, cosa che mi sembra pazzesca, la mia attenzione è stata attirata da un'altra tecnica : il soutache. 
Sicuramente saprete che è un tipo di lavorazione diffusa soprattutto nei paesi dell'est da cui penso che provenga. 
Ci sono delle artiste che creano veri e propri capolavori di cui potete vedere una panoramica sul blog Le borse di Gaya dove ho trovato anche qualche link ad alcuni tutorial disponibili in rete (pochi). 
Insomma presa come al solito dall'entusiasmo di provare qualcosa di nuovo mi sono attrezzata  con un minimo di materiale ad hoc (fondamentalmente la piattina in vari colori) e ho fatto qualche tentativo. 
E questo è il primo risultato:

Forse un po' fuori dai soutache tradizionali, ma a me piace molto....

In questi giorni poi ho scoperto i fantastici cabochon in resina di Lufantasygioie, secondo me sono molto adatti anche a questo tipo di lavorazione e credo che saranno le mie prossime "vittime", appena riuscirò a finire quelle dieci o dodici cose iniziate e a fare tutto il resto......
A presto